Di neve e di attimi.

Guardavo la neve cadere e pensavo che non è come nei film. Lì ti fanno credere che scenda delicata, piano, fiocchi di perfette forme geometriche che lentamente ricoprono il paesaggio di un unico colore. La neve era tanta, tantissima. Scendeva veloce, confusa, ed il vento faceva ballare i fiocchi, come se facessero una danza e facessero delle piroette. Danzavano insieme, ad un ritmo impercettibile, confuso ma ordinato allo stesso tempo. I suoni erano ovattati, la gente per strada sembrava far parte di un circo: tanti equilibristi che si destreggiavano sulle strade innevate con in mano un ombrello che andava su e giù per il loro equilibrio instabile, come se stessero camminando in alto su un filo. I funamboli della neve.

Era una meraviglia. Il cielo ci avvisava della sua presenza, il vento decideva quando muovere i fiocchi e noi tutti eravamo nelle loro mani. Nessun rumore, tutto era delicato, silenzioso. C’era tanta di quella neve che veniva voglia di mangiarla! Montagne di zucchero. Chiusa nella mia stanza, dalla finestra, guardavo la neve cadere confusa, esitare un po’ in aria, e poi poggiarsi piano sul suolo già innevato.

Tutto si fermava, tutti la guardavano. Poi si pensa a quanto sia bella, e allora arrestiamo anche i nostri pensieri, che diventano più candidi più limpidi. La neve schiarisce le idee, rinfresca gli animi e addolcisce anche un po’ il cuore.

6 thoughts on “Di neve e di attimi.

  1. Dalle mie parti di neve non ne scende, ma anche io ho la sensazione che rappresenti un attimo di sospensione che si dispone sulle cose e sui pensieri, lasciando nel silenzio tutto ció incontra!

  2. Il bianco della neve ha un linguaggio sottile e delicato che entra nella nostra intimità con delicatezza, quasi con calore… purtroppo è maledettamente freddo e potenzialmente fatale. Per tanta umanità il bianco della neve coincide con il limite della vita (…vado ad alzare di un paio di gradi il termostato…)

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